Le pelli, incise con tecnologie laser, provengono da tutto il mondo e non rientrano nel tipico circuito industriale della pelletteria: ciò sarebbe lontano da noi, per filosofia e sensibilità.
Ciò che realizziamo sulle pelli è una sorta di "palingenesi", una rigenerazione, senza intervenire né sul colore né sulla forma, nel rispetto della vita che hanno rappresentato.
Le pelli mostrano con orgoglio l'azione che il tempo genera sulle loro superfici, una sorta di ornamento spontaneo, che rappresenta il vero fascino del nostro progetto: la bellezza dell'imperfezione.

Il nostro processo di progettazione è caratterizzato da un profondo mix tra creazione artistica manuale e innovazione tecnologica.
Disegnare le città è un processo artistico di riduzione dell'immagine reale della città a una struttura quasi astratta: il risultato è un mosaico geometrico in cui vita quotidiana e arte si incontrano.
Successivamente la pelle verrà tagliata al laser per estrarne le forme e pulita manualmente per eliminare tutte le imperfezioni. È come togliere, per poi creare.
L'inserimento delle coordinate geografiche è l'ultimo passaggio di un processo molto lungo.

Le città sono sempre state una superficie di scrittura, un luogo e un non-luogo della nostra esistenza. Per questo motivo, ci piace immaginare l'unione di questi due diversi elementi organici: la pelle e la città. Come scrisse William Shakespeare: "Che cosa sono le città, se non persone?"

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